Auguri della Camera dei Deputati

II Natale dei deputati

Auguri della Camera con il presepio ambientato a Verona

Ci sono le Mura antiche. C’è il balcone di Giulietta. E c’è, ovviamente, l’Arena. Il tutto condensato in una rappresentazione della Natività, opera degli Amici del Presepio di Verona, che sarà esposta a Montecitorio. Ma anche, riprodotta sui biglietti augurali istituzionali, destinata alle scrivanie di rappresentanti politici e capi di Stato, ovunque nel mondo. Nei saloni del Palazzo avranno posto anche creazioni realizzate a Greccio, dove Francesco d’Assisi diede vita 800 anni fa alla tradizione più simbolica del Natale; e a Napoli, che dell’arte delle statuine è maestra indiscussa. Quanto a ricorrenze, il 2023 è un traguardo raggiunto anche per il nucleo veronese dell’associazione nazionale, ispirato all’inizio dei Novanta e tuttora presieduto dal vulcanico sacerdote don Renzo Zocca: 32 anni di attività, in quel del rione Saval, dov’è ancora la centrale operativa del gruppo. Resta sotto traccia quella che, alla luce della scelta ufficiale, appare assai più che una coincidenza: alla guida di Montecitorio, in questa legislatura, c’è un «ragazzo del Saval», Lorenzo Fontana. E si sa: le radici non si dimenticano. «Tutto nasce da una telefonata sul nostro cellulare di servizio. Arrivava da Roma, dalla Camera dei Deputati. Ci si chiedeva se fossimo interessati a presentare la nostra opera», racconta Maurizio Sanzi, componente del direttivo con Francesco Fontana, Daniela Gastaldo, Claudio Marcolongo, Alessandro Perazzoli e Salvatore Marzella. «Sono seguite una serie di email, la classica comunicazione istituzionale. Poi è arrivata la conferma, insieme con l’annuncio che il nostro presepe avrebbe fatto il giro del mondo sui biglietti d’auguri spediti da Montecitorio». In attesa dell’internazionalità il gruppo di appassionati, fondato da don Zocca con un intento di coinvolgimento e «spirito missionario», tiene fede alla propria linea: la loro produzione di Natività sarà infatti in mostra in città, da domani, in Sala Birolli (via Macello) e da venerdì nella chiesa di Cristo Re, all’interno del Castello di Villafranca. Tutto nasce dai «presepietti» del Saval, dalla passione di tante persone, dall’impegno di figure trainanti come «l’Antonietta» e dal desiderio di tradurre in opere visibili il messaggio lanciato da San Francesco otto secoli fa. «Andiamo nelle scuole, a raccontare origini e significato del simbolo del Natale, Claudio Pellizzaro e Floriano Fasoli sono i nostri messaggeri», spiega Maurizio Sanzi. Nelle classi vanno anche per condurre laboratori e tramandare l’arte. Incluso l’istituto <<Don Calabria», tra ragazzi portatori di diverse abilità. Per la prima volta la Camera dei Deputati allestisce, nell’ottavo centenario della natività francescana, un’esposizione di opere provenienti dal Nord, Centro e Sud d’Italia. E Verona, sfoggiando l’artigianalità e la fantasia sviluppate in oltre un trentennio e mostrando i propri simboli più conosciuti, conquista anche la fama internazionale, via posta. Il presepio degli «Amici» vale anche come speranza di pace.

Da l’Arena del 7/12/2023 – Autore PAOLO MOZZO

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