Tutto ruota attorno all’amore, come in questa composizione in ceramica che si concentra sul Divino Bambino.

I Magi, dal lontano Oriente, adorano Gesù recando oro, argento e mirra. In argilla maiolicata.

Dalla pietra della Maiella emerge un paesaggio immaginario. In esso si accostano alcuni dei monumenti simbolo degli ultimi terribili terremoti che hanno ferito il Centro Italia. Si riconosce il Palazzo del Governo della città di L’Aquila, distrutto dal sisma del 2009; la Torre civica di Amatrice, rimasta integra dopo le prime scosse dell’agosto 2016 e successivamente crollata; e la facciata della basilica di San Benedetto, a Norcia, orribilmente danneggiata dall’evento dell’ottobre 2016. In questo scenario surreale, l’artista ha inserito la Natività che, racchiusa in una grotta, diventa il simbolo della speranza.

Da vecchi tronchi di legno di acacia rinasce il Natale in figure stilizzate.

Un’esplosione di colori e di forme in libertà per festeggiare la gioia del Natale.

Essenziale rappresentazione del presepio, con Gesù in stretta comunione con Maria e sotto lo sguardo di Giuseppe. L’espressione gioiosa del Bambino contrasta con gli sguardi pensierosi dei Genitori, presaghi degli eventi a venire.